VEGETARIANO O VEGANO 

Quali effetti reali sulla tua salute

Sei stanco di sentirti non propriamente in forma, accusi vari tipi di malessere e stai pensando di dare una svolta alla tua vita, cambiando radicalmente il tuo comportamento alimentare.
Basta con la carne, vuoi abbracciare un nuovo stile, più salutare, più verde, più eco compatibile, e che ti permetta di stare meglio. Forse è una scelta che hai addirittura già effettuato, e ora ti senti bene, sei contento della decisione presa.

vegetariano o vegano

Non voglio “smontare” la tua determinazione e mettere in dubbio i risultati che stai vivendo, ma l’esperienza che ho acquisito in questi anni (circa 30) mi dice che, al di là di una modesta percentuale di vegetariani/vegani mossi da motivi etici e consapevoli dei limiti di tale scelta, la stragrande maggioranza (oltre l’80%) NON CONOSCE I VERI EFFETTI CUI ANDRA’ INCONTRO CON UN REGIME ALIMENTARE DI QUESTO TIPO.
Se hai piacere di saperne di più, facendo uno sforzo nel mettere da parte pregiudizi e valutazioni di puro carattere etico, puoi continuare a leggere. Forse posso aiutarti ad evitare complicazioni non previste, o semplicemente aumentare, senza alcuna presunzione da parte mia, il tuo grado di consapevolezza.
#OMOCISTEINA, parto da qui.
Studi recenti, compiuti presso l’università di Verona, hanno accertato che in un regime vegetariano/vegano i livelli di questo aminoacido salgono notevolmente, quale conseguenza della trasformazione di un altro aminoacido (la #metionina).
La trasformazione avviene per deficit di vitamine del gruppo B, in particolare la B12, ASSENTE NEGLI ALIMENTI VEGETALI.
La conseguenza grave è la insorgenza di problematiche cardiovascolari che evolvono in #arteriosclerosi /ne parlo qui http://www.studiopersonaltrainer.it/arteriosclerosi.htm) , oltre al favorire la progressione di altre malattie come morbo di Alzheimer, Parkinson, la predisposizione a fratture ossee, disturbi di memoria e concentrazione, deficit motori e neurologici.
Alla arteriosclerosi ci si arriva poiché l’aumento di omocisteina rende il colesterolo LDL più adesivo nei confronti dell’endotelio, portando poi alla formazione di #ateromi.
Inoltre si lega all’ossido nitrico, impedendo a quest’ultimo di vasodilatare le arterie.
LA CARNE CAUSA IL CANCRO.
Questa è un’affermazione ricorrente espressa dai fautori del regime vegetariano/vegano, ma che trova una valida confutazione in uno studio inglese recente, il quale ha dimostrato, dati alla mano, che la mortalità per cancro in un gruppo osservato di vegetariani/vegani, era addirittura superiore rispetto al gruppo di riferimento costituito da consumatori onnivori.
Come ho avuto modo di spiegare qui (http://www.studiopersonaltrainer.it/apri_gli_occhi_sul_tumo…) LE CELLULE TUMORALI VIVONO DI ZUCCHERI, e quindi una alimentazione che preveda quasi esclusivamente tale macro nutriente segna il destino di chi la segue.
FERRO.
Si tratta del principale costituente dei globuli rossi e non è necessario spiegarne la assoluta importanza. Quello che si deve invece ricordare è che il ferro proveniente da alimenti vegetali non è assorbibile come quello di fonte animale.
Si parla di #ferroeme e #ferrononeme.
Il ferro eme proviene da alimenti di origine animale, ed è naturalmente legato alla emoglobina, il che lo rende immediatamente utilizzabile dal corpo.
La emoglobina trasporta l’ossigeno nel sangue.
Il ferro non eme proviene da alimenti di origine vegetale, ed è in una forma tale che per essere assorbito ha bisogno di trasformazione all’interno dello stomaco.
E due sono le complicazioni in questo passaggio:
1) Si riesce a ricavare una quantità minima di ferro utile, circa il 5% di quello introdotto;
2) Tale quantità scende ulteriormente, dato il contrasto creato dalla presenza di antinutrienti (come l’ossalato) presenti proprio in alimenti vegetali come alcune verdure e cereali
L’ossalato, per inciso, si lega anche al calcio e ne impedisce l’assorbimento.
ATTENZIONE QUINDI ALLA OSTEOPOROSI (ne parlo qui http://www.studiopersonaltrainer.it/osteoporosi.htm)
OMEGA 3.
Gli acidi grassi omega 3 sono del tipo polinsaturi, e risultano determinanti per il metabolismo osseo, la efficienza del sistema cardio circolatorio, le funzioni cerebrali e per molto altro.
Sono definiti essenziali (il corpo non è in grado di produrne da sé e devono essere introdotti con la dieta), e ne esistono di tre tipi: EPA, DHA, ALA.
I primi due provengono da cibi di origine animale e vengono facilmente utilizzati.
Gli ALA, presenti in alimenti vegetali, devono passare attraverso processi metabolici in grado di trasformarli in EPA e DHA.
Cosa possibile ma poco efficiente, poiché se ne ricava solamente il 7% circa.
ACIDI URICI.
Un enzima, chiamato #uricasi, è presente negli animali carnivori (ma non nell’uomo) per degradare correttamente e smaltire gli acidi urici, che si formano in conseguenza della digestione delle proteine animali.
Nell’uomo, come detto, non è presente questo enzima, ma è presente un sistema alternativo di pulizia attraverso i reni. Questi organi funzionano bene e senza difficoltà, a patto che non siano presenti eccessive quantità di zuccheri nel sangue (che è facile associare ad una dieta vegetariana/vegana) , LE QUALI DANNEGGIANO I TUBULI RENALI.
PROTEINE E VALORE BIOLOGICO.
Le proteine nel corpo hanno essenzialmente una funzione plastica, ricostruttiva, e la loro capacità in tal senso viene misurata con VB (valore biologico).
Tale valore, compreso tra 0 e 100, ci dice quindi quanta parte di quella proteina verrà utilizzata per fini funzionali.
La parte in difetto (ad esempio 30 se la proteina che analizziamo avesse VB=70), verrebbe utilizzata a scopo energetico, dal fegato.
Ebbene, gli alimenti di origine vegetale hanno VB bassi o molto bassi (es.: farina bianca VB=15, legumi VB=35), mentre alimenti di origine animale hanno VB alti o altissimi (es: uova VB=99, carne VB=78, latte VB=88, pesce VB=82).
Facile rendersi conto di quanto poco efficiente, sotto il profilo plastico, sia l’apporto di proteine vegetali per il corpo, anche e soprattutto in considerazione del fatto che tutto ciò che non verrà utilizzato per tale scopo, diventerà zucchero, e ben presto, prestissimo, diventerà grasso (gli spazi per stivare zucchero sono minimi).
Senza considerare poi il super lavoro cui sarà costretto il fegato per farvi fronte (e forse abbiamo sentito parlare varie volte di malattie del fegato).
A questo aggiungiamo anche gli inibitori delle proteasi (le proteasi sono enzimi indispensabili al metabolismo delle proteine), i quali ne ostacolano il lavoro, e sono presenti proprio in molti alimenti vegetali (specie legumi e cereali).
GLICINA E PROLINA.
Questi due aminoacidi sono costituenti fondamentali del collagene.
Il #collagene è una proteina alla base di tantissime strutture e tessuti nel corpo umano, e ne rappresenta ben il 25% della massa magra.
Problemi come sarcopenia (debolezza muscolare), osteoporosi, invecchiamento precoce sono collegabili alla mancanza di collagene e dei suoi precursori.
La glicina e la prolina si trovano in buona quantità proprio negli alimenti di origine animale.
#CARNITINA.
Anche questo aminoacido, così importante per il nostro metabolismo, si ricava per larghissima parte da alimenti come la carne (di manzo, di maiale).
Cosa fa la carnitina? Permette al grasso di attraversare la barriera cellulare e di raggiungere i mitocondri dove il grasso verrà utilizzato per produrre energia.
In assenza o deficit di carnitina si avverte facile indebolimento e precoce stanchezza, bassi livelli di energia, e contemporaneo AUMENTO DEL GRASSO CORPOREO, che infatti non può essere utilizzato per fini energetici.

 

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