Stop Stress

Ora

La parola stress è certamente una delle più utilizzate di questo decennio, e certamente è uno dei pochi casi in cui non si può parlare di abuso. Perché di stress si vive quotidianamente e costantemente. Direi che per molti individui un momento della giornata senza stress è totale utopia. Finanche la fase di sonno notturna è inficiata dallo stress, che stende i suoi artigli già pochi minuti dopo essersi coricati. Trovo che queste stesse persone vivano tale condizione senza più dare il giusto peso a ciò che sta loro accadendo, abituatisi ormai a normalizzare ogni cosa.

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Ma normale non lo è proprio.
E sebbene tollerato, questo status corrompe il livello di salute e il benessere complessivo, con un’azione subdola e inarrestabile.
Lo stress è essenzialmente collegato alla produzione di due ormoni, il cortisolo e la adrenalina. Il primo ha una sua evoluzione circadiana, ma si libera in quantità fuori dell’ordinario in più momenti del giorno e praticamente senza regole.
Tutto questo ha un riflesso sulla produzione di altri ormoni, e genera un caos ormonale privo di qualsiasi controllo.
L’organismo reagisce in egual modo sia che lo stress abbia origine fisica, sia che abbia origine mentale. Con la differenza sostanziale che lo stress psichico ha tempi di smaltimento molto più lunghi. Ed accade spesso che intervengano altri fattori di stress prima ancora che si sia completato il ciclo di rigenerazione e smaltimento dell’evento precedente.
Un problema serissimo che non trova soluzione se non attraverso un taglio netto delle condizioni stressanti.
Non solo. Quando anche si prende coscienza della situazione di rischio e si decide di porvi rimedio, i tempi per la dissipazione del problema sono tutt’altro che brevi. La saturazione cui abbiamo abituato tutto il nostro essere, sia fisicamente che emotivamente, ha quasi completamente spento le risorse che il corpo dispone per risolvere situazioni di rischio come questa.
E’ come sistemare qualcosa, che riteniamo poco utile al momento, nella parte più nascosta della soffitta, e poi continuiamo ad aggiungervi cose su cose. Quando ci servirà quella prima cosa non sarà facile recuperarla.
Cosa possiamo fare quindi?
- Anzitutto abituarsi all’idea di rilassarsi. Significa staccare dagli impegni abituali qualche minuto prima di ciò che facciamo abitualmente, lasciare suonare il telefono più volte prima di rispondere, camminare più lentamente, fermarsi ad osservare un evento naturale per qualche minuto (la pioggia, le nuvole, il mare), ecc.
- Poi decidere di riservare alcuni minuti al giorno per fare meditazione. Al contrario di ciò che si può pensare la meditazione non è una pratica impegnativa, non richiede sforzi di concentrazione, e non è necessario praticarla secondo rituali specifici. E’ tutto fuorchè impegnativa, va proprio pensata come liberazione, e libertà è ciò che intende ottenere.
- Utilizzare integratori adattogeni.
Quali sono questi integratori?
Sono un gruppo di rimedi a base di erbe che possono aiutare a migliorare la funzione surrenale. Le ghiandole surrenali sono quelle preposte alla sintesi del cortisolo, l’ormone esageratamente prodotto dal corpo quando le condizioni di stress sono costantemente presenti.

Sono definiti "adattogeni", perché in effetti si adattano alle mutevoli esigenze dell’organismo. E seppure non si possa nel breve termine notare una grande differenza, queste sostanze funzionano, basta dare loro il tempo di manifestarsi.
Si comportano essenzialmente come un termostato. Se il livello di energia è troppo basso, gli adattogeni aiutano a dare più spinta, se invece è troppo alta a causa dello stress, allora possono esercitare un’azione calmante e leggermente sedativa. Non sono farmaci, ma semplice alimenti con una spiccata capacità che li rende utili nel nostro caso, e naturalmente non prevendono effetti collaterali. Permettono anche di ottimizzare lo scambio gassoso nella respirazione, per portare all’esterno maggiori quantità di tossine.
Tra gli adattogeni più collaudati e sicuri troviamo:
- il Ginseng, ritenuto uno dei più potenti adattogeni che si possa utilizzare. Contribuisce ad aumentare la capacità di resistere allo stress e aiuta anche ad aumentare le prestazioni mentali. Ha effetti di antiossidante, riporta la glicemia entro valori più contenuti, abbassa i livelli di pressione sanguigna;
- il Tulsi, un tipo di basilico indiano, definito anche "elisir anti-invecchiamento" molto efficace nel combattere la fatica;
- la Rhodiola, una pianta comune alle alte quote di montagna, che esercita la sua azione verso il cortisolo. E' anche in grado di ripristinare il normale ciclo sonno/veglia, grazie alla capacità di interagire con il sistema nervoso periferico;
- la Radice di Liquirizia, perché protegge il timo (che presiede il sistema linfatico) dai danni provocati da un eccesso di cortisolo. Ha anche un forte impatto sui livelli di pressione sanguigna, quindi è bene tenerne conto quando la si assume;
- l’Ashwaganda, una specie di ginseng indiano, molto impiegato nella medicina ayurvedica. Abbassa i livelli di cortisolo e stimola il sistema immunitario a funzionare a pieno regime.
Lo stress agisce silenziosamente, anche se gli effetti sono visibili se si presta loro attenzione. Questi tuttavia richiedono di non essere sottovalutati, poiché è proprio il reiterarsi della loro presenza a creare grossi guasti nella salute di un individuo.
Questo è uno degli argomenti toccati all’interno del corso REIKI FITNESS e per il quale le lezioni prevedono momenti dedicati al tema specifico.
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