Ma normale non lo è proprio. E sebbene
tollerato, questo status corrompe il livello di salute e il benessere
complessivo, con un’azione subdola e inarrestabile. Lo stress è
essenzialmente collegato alla produzione di due ormoni, il cortisolo e la
adrenalina. Il primo ha una sua evoluzione circadiana, ma si libera in
quantità fuori dell’ordinario in più momenti del giorno e praticamente
senza regole. Tutto questo ha un riflesso sulla produzione di altri
ormoni, e genera un caos ormonale privo di qualsiasi controllo.
L’organismo reagisce in egual modo sia che lo stress abbia origine fisica,
sia che abbia origine mentale. Con la differenza sostanziale che lo stress
psichico ha tempi di smaltimento molto più lunghi. Ed accade spesso che
intervengano altri fattori di stress prima ancora che si sia completato il
ciclo di rigenerazione e smaltimento dell’evento precedente. Un
problema serissimo che non trova soluzione se non attraverso un taglio
netto delle condizioni stressanti. Non solo. Quando anche si prende
coscienza della situazione di rischio e si decide di porvi rimedio, i
tempi per la dissipazione del problema sono tutt’altro che brevi. La
saturazione cui abbiamo abituato tutto il nostro essere, sia fisicamente
che emotivamente, ha quasi completamente spento le risorse che il corpo
dispone per risolvere situazioni di rischio come questa. E’ come
sistemare qualcosa, che riteniamo poco utile al momento, nella parte più
nascosta della soffitta, e poi continuiamo ad aggiungervi cose su cose.
Quando ci servirà quella prima cosa non sarà facile recuperarla. Cosa
possiamo fare quindi? - Anzitutto abituarsi all’idea di rilassarsi.
Significa staccare dagli impegni abituali qualche minuto prima di ciò che
facciamo abitualmente, lasciare suonare il telefono più volte prima di
rispondere, camminare più lentamente, fermarsi ad osservare un evento
naturale per qualche minuto (la pioggia, le nuvole, il mare), ecc. -
Poi decidere di riservare alcuni minuti al giorno per fare meditazione. Al
contrario di ciò che si può pensare la meditazione non è una pratica
impegnativa, non richiede sforzi di concentrazione, e non è necessario
praticarla secondo rituali specifici. E’ tutto fuorchè impegnativa, va
proprio pensata come liberazione, e libertà è ciò che intende ottenere.
- Utilizzare integratori adattogeni. Quali sono questi integratori?
Sono un gruppo di rimedi a base di erbe che possono aiutare a migliorare
la funzione surrenale. Le ghiandole surrenali sono quelle preposte alla
sintesi del cortisolo, l’ormone esageratamente prodotto dal corpo quando
le condizioni di stress sono costantemente presenti.
Sono definiti "adattogeni", perché in effetti si
adattano alle mutevoli esigenze dell’organismo. E seppure non si possa nel
breve termine notare una grande differenza, queste sostanze funzionano,
basta dare loro il tempo di manifestarsi. Si comportano essenzialmente
come un termostato. Se il livello di energia è troppo basso, gli
adattogeni aiutano a dare più spinta, se invece è troppo alta a causa
dello stress, allora possono esercitare un’azione calmante e leggermente
sedativa. Non sono farmaci, ma semplice alimenti con una spiccata capacità
che li rende utili nel nostro caso, e naturalmente non prevendono effetti
collaterali. Permettono anche di ottimizzare lo scambio gassoso nella
respirazione, per portare all’esterno maggiori quantità di tossine. Tra
gli adattogeni più collaudati e sicuri troviamo: - il Ginseng, ritenuto
uno dei più potenti adattogeni che si possa utilizzare. Contribuisce ad
aumentare la capacità di resistere allo stress e aiuta anche ad aumentare
le prestazioni mentali. Ha effetti di antiossidante, riporta la glicemia
entro valori più contenuti, abbassa i livelli di pressione sanguigna; -
il Tulsi, un tipo di basilico indiano, definito anche "elisir
anti-invecchiamento" molto efficace nel combattere la fatica; - la
Rhodiola, una pianta comune alle alte quote di montagna, che esercita la
sua azione verso il cortisolo. E' anche in grado di ripristinare il
normale ciclo sonno/veglia, grazie alla capacità di interagire con il
sistema nervoso periferico; - la Radice di Liquirizia, perché protegge
il timo (che presiede il sistema linfatico) dai danni provocati da un
eccesso di cortisolo. Ha anche un forte impatto sui livelli di pressione
sanguigna, quindi è bene tenerne conto quando la si assume; -
l’Ashwaganda, una specie di ginseng indiano, molto impiegato nella
medicina ayurvedica. Abbassa i livelli di cortisolo e stimola il sistema
immunitario a funzionare a pieno regime. Lo stress agisce
silenziosamente, anche se gli effetti sono visibili se si presta loro
attenzione. Questi tuttavia richiedono di non essere sottovalutati, poiché
è proprio il reiterarsi della loro presenza a creare grossi guasti nella
salute di un individuo. Questo è uno degli argomenti toccati
all’interno del corso REIKI FITNESS e per il quale le lezioni prevedono
momenti dedicati al tema specifico. Qui la scheda del corso:
http://www.studiopersonaltrainer.it/corso_reiki_fitness.htm Qui il
modulo per registrarsi gratuitamente:
http://www.studiopersonaltrainer.it/modulo_partecipazione_corso_reiki_fitness.htm
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