Non è raro sentire qualcuno interessato a riprendersi una buona forma fisica ed abbia a lamentarsi con se stesso perché “non funziona niente con me, rimango sempre lo stesso!”. 

E’ comprensibile lo scoramento, soprattutto dopo aver appreso che effettivamente queste persone hanno lavorato, e anche parecchio, per ricostruirsi, si sono dedicate ad attività sportive, hanno seguito diete, ecc.

Ciò che purtroppo non hanno tenuto in giusta considerazione (e nemmeno chi le ha eventualmente seguite) è che il nostro metabolismo è governato dalle ghiandole attraverso gli ormoni, e che questo sistema di regolazione è molto potente ed anche molto sensibile.

 Il fattore sensibilità è in particolare il più delicato, perché significa che esporre l’organismo a stress ripetuti (come lo possono facilmente diventare lunghe sessioni di allenamento, esercizi ripetuti allo sfinimento, diete, farmaci), porta inevitabilmente ad una sorta di “ammutinamento” metabolico. Il corpo in questo stato reagisce pigramente agli impulsi, pur corretti, e standardizza la sua risposta dando proprio l’impressione di non funzionare affatto. L’unica via per ristabilire i naturali equilibri metabolici è effettuare un reset.

Questo può avvenire combinando tre semplici passaggi.
1) Tagliare il consumo di cibi con alto contenuto di carboidrati a veloce rilascio, come lo sono pasta, pizza, pane, prodotti da forno (tipo biscotti), zuccheri, bevande gassate. Il picco di glicemia che scatenano questi cibi porta ad una risposta insulinica repentina, con aggravio degli accumuli adiposi.
2) Introdurre maggiori quantità di proteine, soprattutto di provenienza animale (carne, pesce), ma anche uova, formaggi a pasta dura. Contrariamente a ciò che spesso si sente dire di recente, le proteine contenute nei legumi sono poco efficaci, poiché il loro valore biologico medio è basso. Significa che la resa percentuale è notevolmente più bassa rispetto ad un quantitativo identico ottenuto da altra fonte (come carne, pesce, uova). Le proteine sono fondamentali per la massa muscolare, e i muscoli consumano calorie continuamente, tenendo in questo modo sempre elevato il metabolismo basale.
3) Praticare attività fisica ad alto impatto e tempi brevi (come indicato in un altro mio post dal titolo “CARDIO BRUCIA GRASSI? SI, MA SOLO SE AD INTERVALLI”). Questo è l’unico modo per creare un deficit metabolico temporaneo dal quale il corpo tenterà di riprendersi utilizzando le risorse di cui dispone (grassi), per periodi anche successivi alla attività fisica vera e propria.