La percezione di dolore che il malato ne descrive
può indicare la presenza della malattia. Tra i sintomi più ricorrenti
nella fibromialgia, riportati dai pazienti ci sono:
-
#astenia (facile affaticamento)
- crampi muscolari ricorrenti
- formicolio diffuso
- dolore muscolare improvviso
- difficoltà digestive
- ipersensibilità alla luce e agli odori
- ansia
- depressione
- appannamento facoltà intellettive
La fibromialgia si è inoltre mostrata essere un
viatico per l’evoluzione di altre
#malattieautoimmuni (come la colite ulcerosa, l'artrite reumatoide, la
celiachia, la tiroidite, la psoriasi, la sclerosi multipla, ecc.).
Ed è solo con una analisi più attenta del
comportamento delle fibrocellule muscolari, e neuronali, che si è riusciti
a scoprire quale origine abbia la fibromialgia.
Si tratta di un
MALFUNZIONAMENTO NEI PROCESSI ENERGETICI, in particolare nel comportamento
dei
#mitocondri, piccoli organi interni alla cellula dove viene prodotta
l’energia (ne ho parlato qui
http://www.studiopersonaltrainer.it/mitocondri.htm) .
In sostanza si vengono a formare scorie acide
come il lattato, e radicali liberi, in forti quantità, tali che la cellula
non riesce a inertizzarle efficacemente, e che finiscono con l’innescare
una successiva
#infiammazione (ne parlo qui
http://www.studiopersonaltrainer.it/infiammazione.htm).
Il fenomeno investe tanto le cellule muscolari
quanto quelle neuronali del cervello, e del SNC, ed è questo il motivo per
cui si conoscono cefalee, ansia, depressione, appannamento mentale.
La combinazione di fibrocellule e neuroni
ugualmente attaccati dalla fibromialgia produce effetti anche sulla
espressione del
#cortisolo (ne ho parlato qui
http://www.studiopersonaltrainer.it/cortisolo_fuori_control…) , il
quale, a sua volta, ha un negativo effetto sul
#sistemaimmunitario.
Il forte scompenso che si viene a creare proprio
all’interno del sistema immunitario porta con sé la comparsa delle
#malattieautoimmuni, di cui accennavo sopra.
Quando si fa ricorso ai consueti test sulle
alterazioni metaboliche, la presenza della fibromialgia non produce
evidenze. L’unica prova che pare in grado di individuarla è la verifica
sul numero di radicali liberi prodotti, che dovrebbe attestarsi intorno al
3-4 % del volume di aria utilizzato dalle cellule.
Come accennato all’inizio, il vero problema da
risolvere per un fibromialgico è la deficitaria prestazione delle cellule
a livello energetico, in special modo nella sede deputata a gran parte del
processo, e cioè il mitocondrio.
CONOSCERE MEGLIO COME LAVORA IL MITOCONDRIO AIUTA
A TROVARE LA VIA PER RISOLVERE LA MALATTIA.
Si tratta di un piccolo organo, contenuto
all’interno della cellula, il cui scopo è di rifornire la stessa di
energia per tutte le sue funzioni.
Le vie utilizzate dalla cellula per ottenere
energia sono due: glicolisi (anaerobica) e ciclo di Krebs (aerobica).
Nella
#glicolisi anaerobica (in assenza di ossigeno) l’energia viene
ottenuta, all’interno della cellula, attraverso la trasformazione di
molecole di glucosio sanguigno, che permetteranno di ottenere, mediante
vari passaggi,
#ATP (la vera molecola di scambio energetico) e
#acidopiruvico. Una molecola di glucosio permette di ottenere 2 di Atp
e 2 di
#piruvato (acido piruvico).
Nel ciclo di Krebs, che può considerarsi il
prosieguo della glicolisi iniziale, e che avviene all’interno del
mitocondrio in presenza di ossigeno, le molecole di acido piruvico viste
prima subiscono ancora trasformazioni, diventando prima
#acetilcoa e poi ATP (l’energia di cui sopra), per tornare ad essere,
al termine di tutti i passaggi, semplicemente acqua ed anidride carbonica.
Una prima complicazione sta nella fase di
glicolisi anaerobica.
Se la richiesta energetica è elevata, IN CARENZA
DI OSSIGENO, e il processo non può proseguire nel ciclo di Krebs, allora
si forma acido lattico. Questo può a sua volta essere riutilizzato per
qualche tempo come risorsa energetica (nel fegato viene riconvertito in
glucosio), ma anche questo processo ha i suoi limiti, e quindi, nel caso la
richiesta energetica sia ancora elevata, alla fine il lattato si deposita
nelle cellule, accumulandosi. Solo in presenza di nuovo ossigeno potrà
trasformarsi in acido piruvico e rientrare nel ciclo di Krebs visto sopra.
Ma tutto deve funzionare perfettamente, e in un
malato le cose non stanno proprio così. L’acido lattico, essendo a tutti
gli effetti una scoria acida, e richiedendo tempo per essere smaltito,
infastidisce la cellula, che per non rimanerne intossicata, riversa
l’eccesso di lattato all’esterno, nel flusso sanguigno. Specie se siamo in
presenza di uno stato patologico pregresso (come quello del fibromialgico)
questo riversamento ripetuto ha ulteriori conseguenze negative sulla
salute dell’individuo.
COSA POSSIAMO FARE.
E’ ora il momento di rivalutare pienamente quella
fenomenale risorsa energetica che sono i grassi, i quali possono essere
ossidati (utilizzati) direttamente nel mitocondrio, dove sono trasformati
in acetilcoa, e da questo in ATP, in ben 34 molecole di ATP. La
differenza tra i due processi che abbiamo visto, glicolisi anaerobica (a
base di glucosio) e ciclo di Krebs (a base di grassi), in termini di
quantità di energia prodotta, è evidente. Un altra differenza che li
distingue, è legata alla velocità di ottenimento dell’ATP, decisamente più
elevata nella glicolisi. Nel tempo necessario ad ottenere 1 ATP
mediante il ciclo di krebs, la glicolisi ne ottiene 5. E' per tale
motivo che alcune cellule del corpo, come quelle neuronali del cervello,
utilizzano unicamente la glicolisi come sistema energetico. La stessa cosa
avviene anche per le fibre muscolari a rapida contrazione, di tipo bianco,
che presentano infatti una minore concentrazione di mitocondri. Ma
allora, perchè ci interessano tanto i mitocondri? Anzitutto, nella
#respirazionecellulare
(ciclo di Krebs) si forma un sottoprodotto di scarto, i radicali liberi,
che ammontano a circa il 3% del volume di ossigeno utilizzato.
Normalmente. Per la loro inertizzazione l’organismo provvede tramite il
#glutatione,,
il più potente antiossidante che è in grado di produrre. Tuttavia data
l’inefficienza mitocondriale che si evidenzia nel malato fibromialgico,
nella fase di produzione energetica, il numero di radicali liebri CRESCE A
DISMISURA, con tutta una cascata di effetti collaterali progressivamente
più gravi (vedi il mio articolo qui
http://www.studiopersonaltrainer.it/radicali_liberi_effetto_domino.htm)
. Ed è questo l'ambito in cui dobbiamo muoverci per trovare una chiave
adatta a risolvere il problema della fibromialgia, che ripeto, è
ESSENZIALMENTE DOVUTA PROPRIO AD UNA MARCATA DISFUNZIONE DEI MITOCONDRI.
La chiave ce la fornisce l’enzima AMPK. Questo fondamentale enzima
si occupa di effettuare una verifica costante della QUALITA' E DELLA
EFFICIENZA DI TUTTI I MITOCONDRI, provvedendo alla loro sostituzione con
dei nuovi quando se ne crea la necessità, ed eliminando il rischio di un
eccesso di radicali liberi. La produzione di enzima AMPK è CRITICA e
viene avviata nell’organismo soprattutto alle seguenti condizioni: -
digiuno - alimentazione POVERA DI ZUCCHERI - restrizione calorica
- attività fisica LA PRESENZA DI AMPK PER LA NORMALIZZAZIONE DEI
RADICALI LIBERI E’ FONDAMENTALE E ASSOLUTA. Dunque, valori di glicemia
superiori ad una certa soglia, pur essendo ammessi dalle specifiche
tabelle OMS, IMPEDISCONO DI FATTO LA PRODUZIONE DI AMPK, E QUINDI
L’EFFICIENTAMENTO DEI MITOCONDRI. Il principale meccanismo di ostacolo è
costituito dalla presenza di insulina della quale il corpo fa uso per
inoltrare gli zuccheri nelle cellule. Anche per le cellule neuronali
del cervello, che non necessitano di insulina per raccogliere zuccheri, un
valore elevato di glicemia è comunque dannoso perché il glucosio raggiunge
direttamente i neuroni, SENZA LA MEDIAZIONE DELL’INSULINA, grazie ai
recettori GLUT3. Un altro elemento da considerare per il suo negativo
effetto sulla produzione di AMPK, è lo stress cui spesso ci riferiamo
quando si parla di vita odierna. Lo stress porta con sé una elevata
produzione di cortisolo, un ormone che tra gli altri effetti conduce
all’innalzamento della glicemia, riportandoci nuovamente alle condizioni
viste prima. E non basta, se vogliamo valutare con attenzione gli
effetti generati da una prolungata esposizione del corpo a valori alti di
glicemia, dobbiamo anche considerare la
#disbiosiintestinale
che ne è la diretta conseguenza. Ebbene, la disbiosi intestinale
PROMUOVE UNO SBILANCIAMENTO NEL SISTEMA IMMUNITARIO, favorendo la netta
preponderanza di linfociti TH2 e mastociti, i quali causano la produzione
di interleuchina 1, un potente segnale per l’AVVIO DEL PROCESSO
INFIAMMATORIO. Ed ecco che, come ovvia conseguenza, il malato
fibromialgico avverte costante dolenza in varie regioni del corpo.
Aggiungiamo che, nelle persone che hanno una particolare sensibilità
d’animo, si instaurano condizioni favorevoli alla insorgenza di stati
ansiosi, paure, depressione, che facilmente si amplificano nella
situazione tipica della fibromialgia. In questo caso uno degli
interventi di aiuto che posso suggerirti è il corso di Reiki Fitness,
particolarmente pensato per rimuovere le tensioni emotive e rigenerare la
spontanea carica energetica di cui ogni individuo è dotato sin dalla
nascita. Trovi la scheda del corso qui
http://www.studiopersonaltrainer.it/corso_reiki_fitness.htm. Se poi
desideriamo valutare anche l’importanza che riveste il profilo alimentare
non possiamo prescindere da quella che è la vera, genuina e primordiale
essenza dell’uomo, il quale è ancora oggi, nei fatti, un
cacciatore/raccoglitore, anche e soprattutto a livello genetico e nel
comportamento biologico. Questa è la premessa per capire che
l'alimentazione umana d'elezione deve fondarsi su carne, pesce, verdura,
frutta. Solo per fare un esempio, per il corretto funzionamento dei
mitocondri E’ DETERMINANTE IL COENZIMA Q10, PRESENTE NEGLI ALIMENTI DI
ORIGINE ANIMALE. Inoltre è proprio negli alimenti di cui sopra che
possiamo trovare gli aminoacidi essenziali alla ricostruzione cellulare,
passaggio obbligato per il fibromialgico che voglia riconquistare
serenità, libertà di movimento, forza muscolare. Certamente anche
l’apporto di alcuni integratori può determinare il successo nel ritrovare
la salute persa, in dettaglio valuteremo i seguenti: - 1) integratori
per combattere la formazione eccessiva di cortisolo; - 2) integratori
per contrastare l’ossidazione eccessiva e incontrollata; - 3)
integratori che rendino efficiente la respirazione cellulare. Tutto
incredibilmente facile da risolvere con un solo, meraviglioso alimento, il
"fungo dell'immortalità", noto anche come Ganoderma Lucidum.
Le incredibili peculiarità di questa fenomenale
risorsa naturale comprendono il Germanio, che rende efficiente e profonda
la respirazione cellulare, potenti antiossidanti in grado di sovvertire i
processi di ossidazione già noti, alcaloidi ed aminoacidi attivi nella
sfera mentale ed emotiva per favorire uno stato d'animo rilassato, un
sonno ristoratore, un controllo su gli eventi che non generi stress
inutile.
Nota Importante. Per coloro che decidono di
sperimentare la terapia naturale a base di fungo ganoderma, è necessario
sapere che il fungo deve essere coltivato secondo una precisa metodologia
e in specifiche aree geografiche, e che i procedimenti con i quali vengono
ricavate le polveri dal fungo sono DETERMINANTI nel mantenere (o perdere)
i principi attivi di cui sopra. Quindi i procedimenti estrattivi che
impiegano solventi chimici utili a massimizzare la resa del prodotto di
partenza, ANNIENTANO la biodisponibilità delle sostanze contenute, e
diventano altresì un PERICOLO PER LA SALUTE, in quanto i residui di
lavorazione rimangono “intrappolati” nella struttura chimico fisica del
fungo. Questo accade anche quando si certifica che il fungo viene
coltivato secondo Metodo Biologico. Deve infatti essere chiaro che, se un
fungo di buona qualità, come si ritiene sia quello sottoposto a
trattamento biologico, viene poi lavorato aggressivamente nella fase di
estrazione, PERDE COMUNQUE OGNI PREROGATIVA E CAPACITA’ TERAPEUTICA. Ho
valutato quindi con attenzione le varie proposte, e le relative specifiche
di produzione di varie aziende presenti sul mercato del ganoderma, ed ho
verificato che l’unica a fare della TOTALE GENUINITA’ del prodotto finale,
un preciso obiettivo aziendale, è la DXN. Non a caso il nome DXN
esprime nella lingua madre (il cinese) , i concetti di AFFIDABILITA’,
ONESTA’, VIRTU’. Se intendi dunque apprezzare fino in fondo gli effetti
che può generare su di te, sui tuoi disturbi, sulla tua salute
complessiva, un prodotto naturale, di storia millenaria, e realizzato
secondo precisi standard di eccellenza, come il Ganoderma Lucidum,
contattami qui, oppure al 327 7343859. Potrai avere le informazioni di
cui hai bisogno per conoscerlo fino in fondo, e capire perché funziona.
qui.
Puoi anche contattarmi su Facebook attraverso
messenger, oppure chiamarmi al 327 7343859.
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