Ecco i punti
principali: - Le persone che si allenano regolarmente hanno tassi
decisamente più bassi di disabilità e una speranza di vita media superiore
di 7 anni rispetto ai coetanei inattivi. Tuttavia, esiste una soglia che,
se superata, determina una inversione di tendenza, portando gli effetti
negativi ad aumentare rispetto ai benefici. - L’esercizio cronico,
intenso, e prolungato, può portare alla fibrosi miocardica, con conseguenti
possibili aritmie atriali e ventricolari. - L’esercizio fisico prolungato
può associarsi ad una calcificazione dell'arteria coronarica, alla
disfunzione diastolica, e all’irrigidimento delle pareti nelle grandi
arterie. - Negli atleti di resistenza veterani, in discipline come la
maratona, e il ciclismo professionista, si è notato un aumento pari a 5
volte di prevalenza della fibrillazione atriale. - Gli intensi sforzi
per esercizi di resistenza indicano un aumento dei biomarcatori di danno
miocardico, che vengono correlati a disfunzioni del ventricolo destro. -
Si rileva una incidenza crescente di lesioni ripetitive come borsiti, tendiniti,
fasciti. - Si nota un abbassamento delle prestazioni del sistema immunitario
(facilità a contrarre infezioni virali).
|