IL DIGIUNO INTERMITTENTE |
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Tutti i vantaggi della dieta, senza restrizione calorica |
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#PerderePeso, migliorare la salute, aumentare l’aspettativa di vita, sembrano essere tutte collegate alla riduzione calorica, alla #dieta. Mangia di meno e starai meglio! Eppure tutti coloro che hanno provato una restrizione alimentare hanno poi anche sperimentato alterazioni dell'umore, irritabilità, e depressione. Dunque dieta e
#benessere non possono stare insieme? Ecco allora che Il
#digiunointermittente può mettere d'accordo entrambe, conservando
tutti i vantaggi della dieta, e concedendo anche il piacere del cibo. Come
funziona? | |
Si andranno a consumare i pasti abituali, ma si andràa nche a prevedere un intervallo orario più lungo del consueto tra i principali. E' così che si attiva una risposta metabolica in grado di ridurre i grassi in eccesso. E questo è solo uno degli aspetti positivi nell’affrontare una restrizione calorica con il digiuno intermittente. Tra gli effetti “collaterali” si manifestano: - una disintossicazione generale dell’organismo; - un aumento spontaneo di #endorfine (ormoni che conferiscono sensazione di benessere); - una migliorata efficienza del #sistemaimmunitario (si è meno esposti ad attacchi virali)Con una breve digressione, ti preciso che non sono il tuo medico, e che quindi sei sempre consigliato di rivolgerti al proprio medico di fiducia prima di iniziare un nuovo regime alimentare. Disponendoti in ogni caso ad instaurare un programma di digiuno intermittente, devi sapere che ciò ti permetterà di ingannare l’organismo, distraendolo dal suo abituale comportamento, e inducendo il #metabolismo ad indirizzare la sua richiesta energetica proprio alle dispense di grasso, disseminate un po’ su tutto il corpo. Potresti quindi dire al corpo di utilizzare il grasso sin da subito oppure di conservarlo per impieghi futuri. Come? Il nostro corpo cerca sempre #energia, per qualunque sua attività, come possono essere il movimento, le funzioni digestive, l’attività sportiva, il lavoro, guardare la tv, ecc. Il cibo contiene #calorie ed è fonte di energia, una volta introdotto nel corpo viene nel giro di poco già smistato per fini energetici immediati. Accade soprattutto se i cibi contengono elevate quantità di carboidrati. Quando l’#insulina cessa la sua azione, il corpo entra allora in un’altra fase di reperimento energetico, andando a prelevare risorse dalle calorie immagazzinate sottoforma di #glicogeno (zuccheri) e grasso. Il glicogeno è il primo ad essere utilizzato, ed è normalmente presente nel corpo in una quantità limitata (500/700 gr). E’ in grado tuttavia di permetterci di affrontare la nostra giornata di impegni vari, con una impostazione standard del regime alimentare (colazione, pranzo, cena), dove i pasti sono separati da pause di 3-5 ore. In un regime così stabilito le riserve di grasso non vengono toccate. Quando invece l’intervallo tra un pasto e l’altro passa a 8-12 ore, e le attività consuete quotidiane vengono mantenute, allora l’organismo inizia ad attingere ai tessuti adiposi. Per qualcuno può sembrare improponibile “saltare” un pasto, e potrà subito pensare di rischiare di trovarsi svuotato di energia e affaticato. Sebbene le prime sensazioni, nella fase iniziale di questo percorso, potrebbero dare conferma dei timori, basta superare qualche giorno di adattamento perché il corpo sappia con maggiore rapidità ed efficienza andare a prendere le energie di cui necessita, proprio dai grassi. Dopotutto siamo geneticamente predisposti ad utilizzare con profitto il grasso a fini energetici (il meccanismo della #respirazionecellulare), e dobbiamo solo recuperare questa abilità. Ricorda che insieme al grasso ridurrai notevolmente: - la produzione di ormoni e proteine pro cancerogeni - la perdita di cellule non più in grado di auto ripararsi - il rischio di contrarre diabete e malattie cardiache - il rischio di malattie autoimmuni qui Puoi anche contattarmi su facebook attraverso messenger, oppure chiamarmi al 327 7343859. |