Mi occupo di attività collegate al mondo del fitness/salute/benessere da ormai 30 anni. Informo qui sui dati riguardanti la percentuale di abbandono da parte di chi si decide ad iniziare un piano di allenamento per esigenze di salute/sport/benessere. Oltre il 50 percento abbandona dopo circa 3 settimane, ed un ulteriore 40 percento non completa il percorso stabilito inizialmente e lascia indefiniti i propri obiettivi. Perché sono così tante le persone a smettere?

Ho provato a soffermarmi su questo, cercando nella mia esperienza di trainer cosa effettivamente accade più spesso, per trovare una possibile strategia e contrastare il fenomeno. Intanto direi che le situazioni che si verificano più spesso sono le seguenti:

- Mancanza di tempo. Causa lavoro, famiglia e altri impegni imprevisti, le persone non riescono a trovare uno spazio proprio e inderogabile per dedicarsi a se stessi

- Assenza di sufficiente motivazione. Sebbene sia piuttosto facile trovarla all’inizio, accade che, quando il regime di allenamento si fa più duro e sia necessario reagire di conseguenza, la gente tende ad “ammollarsi”, preferendo abbandonare piuttosto che stringere i denti e superare la difficoltà.

- Noia. Stabilire un percorso di allenamento con sedute ripetitive e prevedibili toglie la soddisfazione e la provocazione di una sfida sempre nuova. Siamo animali intelligenti, e desideriamo un confronto con noi stessi e con l’ambiente sempre nuovo, stimolante, che sia in grado di appagarci della fatica e degli sforzi.

- Eccesso di volume di lavoro. Il desiderio di arrivare prima possibile alla meta porta gli sportivi ad esagerare sin da subito, e arrivano presto a scontrarsi con la propria obiettiva incapacità di affrontare sedute di allenamento impegnative. Semplicemente non ci si è concessi il tempo sufficiente a prepararsi. 

- Aspettative non realistiche. La gente vuole arrivare a capovolgere la propria situazione senza comprendere che dovrà pensare il proprio cambiamento a tappe, gradualmente. E quando non vede ciò in cui sperava, si scoraggia e abbandona.

Forse anche tu che leggi ti sei ritrovato in una di queste situazioni, e riguardando indietro la tua situazione ora vorresti superare quelle vecchie difficoltà. C’è un modo per farlo? Certamente si. Qui i 6 trucchi che mi sento di svelare:

1) Adottare un programma di allenamento che richieda poco tempo (i miei protocolli sono studiati per una seduta a settimana). Ciò non disturberà gli impegni abituali e non sconvoigerà la propria routine, sebbene sia ovvio disporsi a concedere qualcosa per ottenere qualcos'altro;

2) Ricordare che i risultati dipendono totalmente dalla qualità di ciò che si sta facendo, e non dalla quantità (i mie programmi sono sempre all’insegna del binomio intenzione/funzione, uno dei concetti alla base del mio sistema di allenamento OLIX TRAINING);

3) Farsi aiutare da un personal trainer per il necessario sostegno e spinta emotiva. Il costo di questo supporto è largamente ripagato dalla concretezza e dalla stabilità dei risultati ottenibili;

4) Concedersi i propri tempi. Non tutti hanno una identica capacità di adattamento, e rispettare questa caratteristica permetterà a chiunque di trovare il proprio ritmo di crescita, senza problemi di insoddisfazione ed aspettative sbagliate;

5) Visualizzare gli obiettivi. E’ ciò che vi permetterà di creare nella vostra mente il bersaglio da colpire. Così come per spostarci da un punto all’altro della città avremo stabilito mentalmente a priori il percorso da seguire, la stessa cosa andremo a fare quando il nostro obiettivo non è una strada ma il nostro aspetto fisico, o la nostra abilità;

6) Praticare esercizi ed attività funzionali agli obiettivi. Scegliere di praticare fitboxe, crossfit, yoga, o altro perché sono di moda pur non calzando affatto alle nostre esigenze è semplicemente sbagliato e controproducente. Dobbiamo concentrarci su ciò che ci serve davvero, ed in questo momento.