3 Motivi per cambiare, accettando il cambiamento

I risultati dipendono dalla capacità di autovalutazione

Ho individuato 3 motivi che, nella vita di tutti i giorni, come nell’allenamento, ci impediscono di ottenere risultati, pur facendoci lavorare tanto.
Li metto a confronto per dimostrare ancora una volta che tutto, proprio tutto, è intrinsecamente legato e vincolato ad un destino comune quando le premesse sono le medesime.


MOTIVO # 1:
Mania per i dettagli.

motivi per cambiare

NELLA VITA.
La ricerca del particolare, del minuto, ci impedisce di vedere le cose per ciò che realmente sono, nella loro interezza. Falsano la nostra capacità di coglierne la vera misura e ci porta a sprecare risorse. Se faremo un passo indietro, letteralmente, potremo ad esempio capire (in via di metafora), se la casa è in buone condizioni nel suo complesso (oppure no), senza fissarci su un infisso che mostra qualche infiltrazione.
Inutile e dannoso concentrarsi su quella finestra mentre il tetto e i muri portanti vanno in pezzi!
IN ALLENAMENTO.
Fare esercizi di isolamento, come per i bicipiti o i tricipiti, non porta a risultati di rilievo. Una sollecitazione condotta su aree muscolari così ristrette non permette di scuotere il sistema neuro muscolare nel suo complesso e non provoca sovracompensazione.
Ed è questo il meccanismo che permette di sviluppare le fibre muscolari per costruire altra massa muscolare magra, e per massimizzare il consumo di calorie.

MOTIVO # 2:
Fiducia eccessiva nella tecnologia.
NELLA VITA.
Ricordiamoci che una macchina è comunque figlia di una elaborazione umana, che per quanto dettagliata, non riesce a cogliere il senso di ciò che sta per fare. Usa sempre il tuo buon senso. Questa è l’arma risolutiva quando dovrai affrontare eventi e cose non previste, alle quali la macchina darebbe una risposta fasulla. Lavora per affinare la tua sensibilità e diverrai sempre più accorto ed efficiente.
IN ALLENAMENTO.
Gli esercizi guidati che si realizzano sulle macchine sono utili in alcuni casi, ma non devono sostituire un programma di allenamento ampio, dove l’intervento di più gruppi muscolari in attività libere permette al corpo di migliorare i suoi equilibri e di rinforzare sinergicamente più distretti muscolari in una sola esecuzione. Si tratta di esercizi cosiddetti funzionali, in cui il corpo viene utilizzato per gran parte delle sue potenzialità, innescando adattamenti anche di tipo neuronale, oltre che muscolare. L’uso frequente di macchine potrebbe anche promuovere un usura articolare e costringere a sforzi eccessivi.

MOTIVO # 3:
Routine, routine, routine.
NELLA VITA.
La costante ripetizione delle stesse azioni, perchè effettuiamo sempre le stesse scelte, non fanno altro che mostrarci gli stessi esiti negativi, insoddisfacenti. Nella convinzione che intestardirci possa prima o poi sbloccare il risultato non facciamo altro che duplicare, triplicare, quadruplicare i nostri sforzi, ottenendo il nulla. Un mare di energia che si dissolve nel vuoto, nonostante possa bastare spesso una revisione un poco più critica delle nostre convinzioni. Valutare il nostro stesso operato è un’arma intellettiva di cui siamo dotati, ma che usiamo pochissimo.
IN ALLENAMENTO.
Le lunghe sedute di attività cardio mostrano di dare ben poco di positivo, in cambio di articolazioni dolenti, scarpe usurate, e calzini puzzolenti. Perché siamo così strafatti di corse, a piedi o in bici? Ormai le abbiamo sperimentate a fondo, come è possibile non vedere che i benefici sono assenti a fronte di un grande stress?