Reiki e medicina ufficiale

Nonostante il Reiki non venga ancora completamente accettato dalla comunità medico scientifica, sono già diversi i professionisti della medicina, gli ospedali, e le strutture sanitarie che ne stanno apprezzando i benefici e hanno cominciato ad integrarlo nei loro protocolli come terapia complementare.
Alcuni chirurghi si rivolgono ad operatori Reiki perché possano trattare i loro pazienti prima, durante, e dopo gli interventi chirurgici.
Negli anni sono andate aumentando le strutture che si affidano stabilmente a questa terapia naturale fino a contarne oggi più di mille nel mondo. Solo negli USA sono oltre 800 gli ospedali in cui viene praticato, in Gran Bretagna sono 60 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=22500842) e altri ancora sono sparsi in Europa (Francia, Portogallo, Svizzera, ecc).
In Spagna grande stupore hanno destato gli effetti legati a questa terapia (http://www.clarin.com/buena-vida/tendencias/Reiki-hospital-resultados-sorprendentes_0_797320451.html)

medicina ufficiale

Anche in Italia le strutture riconosciute stanno muovendosi con maggior sensibilità verso questa enorme risorsa. Alcuni esempi: il Centro di Medicina Psicosomatica dell’Ospedale S.Carlo Borromeo di Milano, l'Ospedale Versilia dell'Azienda Sanitaria della Regione Toscana, dove il Reiki è incluso nei servizi a pagamento. (http://www.aiff.it/ambulatori.htm ), l’ospedale Cardinal Massaia di Asti (reparto oncologia) (http://portale.asl.at.it/Apps/portaleasl_sviluppo.nsf/tmp_contenuti.htm?OpenPage&var1=asso_viacuore ), l’ all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma (IRE), il C.O.E.S. (Centro Oncologico Ematologico Subalpino) dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino (Ospedale Molinette), l'ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Luisa Merati, medico Internista, Neurologo, Immunologo, e Psicologo clinico, ha guidato il progetto di ricerca “Reiki e terapia dell’emicrania”. Il trattamento con il Reiki di pazienti affetti da cefalee particolarmente difficili ha evidenziato un calo sia del numero degli attacchi, che dell’intensità del dolore. La valutazione attraverso test psicologici ha messo in risalto inoltre la diminuzione degli stati depressivi, la maggior serenità, e una rinnovata qualità della vita.
Presso il Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze la Dott.ssa  Silvia Cecchini ha monitorato la situazione di portatrici di infezione cervicale da virus HPV, evidenziando come nel Gruppo di Controllo (non trattato), la percentuale di regressione spontanea sia stata del 27%, mentre nel gruppo delle pazienti trattate con il Reiki la regressione è salita all’83% dei casi.
Anche la Dott.ssa Elisabetta Cofrancesco, Ematologo Clinico, Cardiologo, Psicoterapeuta, Ricercatore e Docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano nonché Master Reiki ha condotto ricerche di successo presso l’Associazione REF (Ricerca, Educazione e Formazione per la Qualità della Vita).

Ad alcuni pazienti del Columbia/HCA Portsmouth Regional Hospital è stata data l’opportunità di sperimentare un trattamento Reiki di 15 minuti pre e post operatorio. Quasi 900 persone hanno partecipato al test documentando un minor uso di farmaci antidolorifici e degenze ospedaliere più brevi.
Il cardiochirurgo Dr. Mehmet Oz, del Columbia Presbyterian Medical Center di New York (noto volto della tv americana, ma conosciuto anche tramite alcune emittenti nostrane), si è fatto assistere da Julie Motz, operatrice Reiki, durante alcune operazioni a cuore aperto e di trapianto di cuore. Gli 11 pazienti trattati non hanno manifestato la tipica depressione post-operatoria. Quelli a cui era stato innestato un bypass non hanno segnalato alcun dolore post-operatorio, nè debolezza. I pazienti che hanno subito il trapianto non hanno avuto crisi di rigetto dell’organo.

paziente

Un altro studio condotto da Brewitt, Vittetoe e Hartwell chiamato "The Efficacy of Reiki Hands-On Healing: Improvements in spleen and nervous system function as quantified by electrodermal screening" ha documentato gli effetti del Reiki nel miglioramento delle funzioni della milza, del sistema immunitario e di quello nervoso, in pazienti con malattie croniche come la sclerosi multipla, il lupus, la fibromialgia e lo struma tiroideo. Effetti tipici riscontrati: diminuzione del dolore, maggiore mobilità, sensazione di rilassatezza. Altri studi hanno dimostrato come il Reiki abbia un effetto fisiologico misurabile su emoglobina ed ematocrito http://jhn.sagepub.com/content/7/1/47.short.

Per chi desidera documentarsi ulteriormente, la gran parte delle ricerche che riguardano il Reiki è raccolta nella banca dati di PubMed, (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed) sviluppata dal National Center for Biogechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM). Qualificati comitati scientifici conferiscono con la loro selezione manuale il valore scientifico alle informazioni che qui si possono trovare.

   

Testi e ricerche tematiche a cura di Stefano Bertoloni,