ADOTTARE IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO. Come
anticipato l'energia è forte e costante, ma fondamentale resta
l'atteggiamento di chi decide di affidarsi al Reiki. Il paziente deve
prepararsi nel suo intimo a voler sanare le proprie disarmonie, i
propri malesseri. Se della sua malattia ha invece fatto un sistema per
guadagnarsi l'attenzione e la commiserazione altrui, perchè teme di
perdere il rapporto con gli altri, allora il Reiki ottiene poco
effetto. Per prima cosa è quindi importante chiarire a se stessi che
si desidera guarire profondamente e convintamente.
LA PSICHE HA UN RUOLO IMPORTANTE QUANTO LO HA IL CORPO. Siamo
esseri di natura fisica e psichica allo stesso tempo. Dedicare risorse
totalmente ad un solo aspetto o solo all'altro sarebbe un errore. Il
Reiki favorisce i processi vitali e questo ben si associa a tutte le
azioni che, anche sul piano fisico, ci permettono di riguadagnare
equilibrio e armonia. Importante quindi dedicarsi anche alla pratica
sportiva, il gioco dinamico e attivo, gli hobby. Uguale importanza
rivestono il dialogo con gli altri e la cura nelle proprie scelte
alimentari. Ovvio affermare che tabagismo e alcol ci portano invece
nella direzione opposta.
IL REIKI NON ANNULLA LE ENERGIE NEGATIVE. Il Reiki non ha come
obiettivo proteggere dagli influssi negativi. Il negativo in questo
caso viene erroneamente interpretato. Quando riteniamo che qualcosa o
qualcuno abbia su di noi un influsso negativo, dobbiamo invece pensare
che si tratta semplicemente di situazioni,
cose, e/o persone che non ci risultano graditi. Questi vivono di una vibrazione,
una frequenza, lontane dalla nostra, non in sintonia, e risultano solo
incompatibili con il nostro stato di benessere. E' più semplice e risolutivo
in tali casi tenersi lontani da simili circostanze. Se la nostra
attenzione dovesse concentrarsi ancora una volta sulle cose che temiamo saremmo
proprio noi a fornire loro la forza per ostacolarci. Così facendo
infatti aumentiamo la nostra sensibilità e ricettività verso questi
elementi, che riteniamo ostili e che lavorano contro di noi,
alimentati proprio da noi. La paura, quando ci si presenta, deve
essere affrontata direttamente, evitando di farsi rincorrere da essa.
Se non riuscissimo a farlo, decidendo di svicolare ogni volta, la nostra personalità ne verrebbe
sminuita, e, alla fine, ogni nostra capacità ne risulterebbe
impoverita.
LA MEDITAZIONE FAVORISCE NETTAMENTE IL FLUSSO DI ENERGIA. Desidero
chiarire che quando si parla di meditazione non è necessario chiudersi
in un monastero e rimanere impalati per ore con lo sguardo nel vuoto.
La meditazione è qualcosa che possiamo effettuare ogni giorno, in
qualunqe momento della giornata, e con facilità. E' semplicemente
sufficiente acquisire maggiore consapevolezza di ciò che stiamo facendo in
quel preciso momento. Questo significa avere più dedizione per ciò che
facciamo. Sembra una banalità, ma davvero non lo è. Rendiamoci conto
di quante volte, ad esempio, siamo distratti mentre consumiamo uno dei
pasti della giornata. I pensieri galoppano attraverso la nostra mente,
voci diverse dalla nostra si mescolano, la tv accesa continua a
distrarci. Ecco cosa accade. Basterebbe invece masticare
il nostro boccone ponendo più attenzione ai sapori del cibo, alla
frammentazione che di esso avviene in bocca, all'ammorbidimento degli
alimenti che avviene per effetto della saliva, alla soddisfazione
gustativa per il palato, agli odori che fluttuano dalla bocca al naso,
ecc. E' facile a questo punto rendersi conto che la nostra
consapevolezza aumenterebbe. Aumenterebbe quindi la nostra attenzione
verso ciò che stiamo realmente facendo in quel momento, e null'altro.
La nostra mente agirebbe come un semplice operatore e smetterebbe di
agire in modo autonomo e incondizionato. Si arresterebbero quei
processi di confusione e disorientamento che sconvolgono e dissipano
le nostre energie interiori. Questa è già meditazione.
ONESTA' E CHIAREZZA NEI PROPRI OBIETTIVI. Il Reiki favorisce
nettamente gli sforzi concreti di chi lavora per trovare una soluzione
personale di felicità, di benessere, e di successo, nel proprio
cammino. Tale impegno deve rispettare le nostre inclinazioni più vere,
la nostra più intima natura, giacchè se dovessimo inseguire un ideale
di forma e successo non confacente alle nostre caratteristiche, il
Reiki poco effetto potrebbe ottenere. Addirittura ne aumenterebbe
l'evidenza e sottolineerebbe ogni incongruenza. A quel punto rimane a
noi, e solo a noi, l'iniziativa per compiere nuove scelte, nuove azioni, atte a
modificare la nostra traiettoria e a identificare con precisione il
nostro vero e sano obiettivo. Solo in tal caso il Reiki potrà
aiutarci, accelerando il nostro processo di emancipazione. |