Con il progredire dell’età l’essere umano si
lascia prendere da una certa compiacenza, un certo rilassamento, ed evita
facilmente di provare il nuovo. Talvolta si unisce a questo sentimento
anche il pensiero di sentirsi inadatti, sbagliati sia per il momento che
per il luogo, specie se si temono il giudizio altrui e l'imbarazzo che
potrebbe derivarne, quando le nostre scelte escono un pò dal solco
prestabilito, da ciò che gli altri si aspettano da noi. |
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Ma il rischio ancor più grande, ed è questo che si deve
temere, è che si rimanga incollati ad una
situazione, sia fisica che mentale, che dovrebbe invece essere affrontata
e risolta appena la si coglie, anche con metodi poco ortodossi, perché rappresenta ormai per noi un motivo di malessere e di
profondo disagio.
Per il nostro bene più prezioso, la nostra stessa salute, impariamo a
liberarci di convinzioni fasulle e a rimettere noi stessi nuovamente in
gioco. Con l'età che avanza ci siamo convinti che il progredire
degli anni debba portare con sè una maturazione tale che la nostra competenza e preparazione
non siano più da mettere in discussione. Ogni proposta nuova, ogni
iniziativa che non ci abbia già visto protagonisti collaudati ci sembra
possa riservare solo momenti di inadeguatezza e ci possa mettere alla
berlina, nella
condizione di essere facilmente derisi e disprezzati, per la nostra scarsa
esperienza specifica. In tale contesto è facile arretrare nelle
proprie postazioni e sentirsi protetti dall'intreccio collaudato di
esperienze che conosciamo bene e che ci permettono di mostrare tutta la
nostra competenza. L'aspetto paradossale è
che quando riusciamo ad essere maestri in qualcosa, proprio questo
riconoscimento può frenare in noi altre ambizioni, per non scontentare chi ci
conosce, ed anche per non subire il fastidio di fallimenti per noi
difficili da spiegare.
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Eppure la sfida va raccolta. E' questo
il momento per farlo. Andremo incontro ad una ondata di nuovi stimoli
in grado di generare quel cambiamento, quella rottura, che nella nostra
confortevole routine non siamo più abituati a sperimentare, ma che è
determinante per smuoverci da posizioni bloccate e per crescere ancora. E'
il solo modo.
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Riuscire,
anche se con grande sacrificio, ad ottenere un risultato che altri possono
ritenere di facile portata perché ormai esperti, ci infonderà un senso di
realizzazione e pienezza che da tempo probabilmente non riuscivamo più a provare.
E forse, nonostante tutto, ancora non ci è abbastanza chiaro.
L'impatto di una nuova esperienza, proprio grazie alla sua novità,
irrompe nei nostri flussi energetici con un rifornimento inaspettato
di risorse ed energia fresca. Provate a ridare acqua ad una piantina
che pensavate "andata", e che invece riprende il vigore ed il colore
della vita grazie alla vostra rinnovata attenzione. Quella piantina
siamo noi stessi, e la mano che ci ridona nuova linfa non è altro che
il nostro ritrovato interesse per le cose del mondo! Agiamo subito!
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